Palio di Siena, vince la Selva Tittia fa il record di vittorie consecutive
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Palio di Siena, vince la Selva Tittia fa il record di vittorie consecutive

 Giovanni Atzeni (Tittia) su Violenta da Clodia per la contrada della Selva vince il Palio di Siena. La corsa (la `carriera´) del 2 luglio è definita Palio di Provenzano, in onore della Madonna di Provenzano.

Palio di Siena, vince la Selva Tittia fa il record di vittorie consecutive
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2 Luglio 2023 - 20.21


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 Giovanni Atzeni (Tittia) su Violenta da Clodia per la contrada della Selva vince il Palio di Siena. La corsa (la `carriera´) del 2 luglio è definita Palio di Provenzano, in onore della Madonna di Provenzano. Le dieci contrade che si sono date battaglia erano Istrice, Drago, Torre, Chiocciola, Aquila, Giraffa, Selva, Onda, Nicchio e Tartuca.

Per Tittia è il decimo successo al palio e il quinto consecutivo a cui ha partecipato. Per la Selva è la 40esima vittoria al Palio di Siena.

La giornata

La situazione al Palio di Siena quest’anno è incerta, ma se le condizioni meteorologiche lo permettono, la corsa si svolgerà stasera alle 19:30. Tuttavia, non c’è certezza sulla contrada vincente. I senesi considerano la Selva la favorita, grazie all’esperto fantino Giovanni Atzeni, noto come Tittia, che ha ottenuto 9 vittorie e al cavallo Violenta da Clodia, con cui ha vinto l’anno scorso per il Leocorno.

Tuttavia, la vittoria della Selva non è garantita. Nel Palio di Siena, ci sono molte variabili che possono influenzare il risultato. Molto dipenderà dall’ordine di entrata dei canapi, determinato da Bartolo Ambrosione. Ambrosione ha dato un giudizio positivo sulla preparazione fisica dei dieci cavalli.

La Selva, non avendo rivali, potrebbe avere meno problemi se dovesse entrare tra le prime cinque contrade. Altrimenti, potrebbe avere difficoltà a partire. Dobbiamo anche considerare le rivalità tra le contrade, che non mancano mai. Ad esempio, c’è una rivalità tra Tartuca e Chiocciola, così come tra Onda e Torre. La Chiocciola non vince dal 1999, mentre la Tartuca dal 2018. Si prevede una tattica aggressiva dell’avversaria della Selva, la Chiocciola, che ha scelto Anda e Bola come cavallo e fantino. Si ritiene che siano una coppia molto potente, a contrasto con Tittia. La Chiocciola potrebbe essere una delle protagoniste della corsa, se le circostanze lo permettono.

Per quanto riguarda Onda e Torre, c’è una rivalità insolita. L’Onda si considera nemica della Torre, ma quest’ultima non la considera una sua rivale, bensì l’Oca. Se le due contrade fossero insieme ai canapi, potrebbero ignorarsi a vicenda e concentrarsi sulla propria corsa. Non si può escludere la possibilità di una sorpresa, considerando la buona forma fisica dei cavalli e la determinazione dei fantini meno noti. Tra le contrade che non vincono da molto tempo ci sono l’Aquila e il Nicchio.

L’Aquila non vince dal luglio 1992, mentre il Nicchio ha trionfato per l’ultima volta nell’agosto 1996. Entrambe le contrade non hanno cavalli considerati favoriti per il palio, ma una buona partenza potrebbe fare la differenza nella conquista del palio dipinto da Roberto Di Jullo. Inoltre, bisogna tenere conto degli accordi segreti tra le contrade, che prevedono anche scambi finanziari, e che riguardano la strategia per la mossa.

Gli abbinamenti contrada, cavallo-fantino: Aquila: Aquila Veranu, Stefano Piras detto Scangeo, Giraffa: Abbasantesa, Federico Guglielmi detto Tamure’, Selva: Violenta Da Clodia, Giovanni Atzeni detto Titta, Onda: Viso d’angelo, Carlo Sanna detto Brigante, Nicchio: Astoriux, Elias Mannucci detto Turbine, Tartuca: Una per tutti, Sebastiano Murtas detto Grandine, Istrice: Reo confesso, Federico Arri detto Ares, Drago: Ungaros, Andrea Coghe detto Tempesta, Torre: Zio Frac Giuseppe Zedde detto Gingillo, Chiocciola: Anda e bola, Jonatan Bartoletti detto Scompiglio. 

Tra gli ospiti annunciati dal Comune di Siena, finito in mano alla destra-destra, c’è lo stato maggiore dell’estrema destra al governo che ormai ha l’ordine di presiedere ogni evento dalle sagre, alle manifestazioni storiche alle fiere.. Tra loro Matteo Salvini e Matteo Piantedosi. Una passerella che tutti si sarebbero risparmiati.

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