Europa contro la Grecia, il primo round ad Atene
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Europa contro la Grecia, il primo round ad Atene

Dopo aver ottenuto quattro mesi di respiro Atene può ricominciare a fare le riforme che decide ma lo scontro con la Ue potrebbe riproporsi allo scadere della tregua.

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23 Febbraio 2015 - 08.53


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Dopo settimane di recriminazione e di sfiducia, la Grecia ed i suoi 19 creditori della zona euro hanno raggiunto un accordo sull’estensione dei prestiti di salvataggio, una mossa che dovrebbe notevolmente alleviare le preoccupazioni di quanti temevano che Atene si stesse dirigendo verso l’uscita euro emtro marzo. L’accordo, che appena giovedì sera sembrava lontano quando un esponente tedesco aveva paragonato la richiesta di Atene ‘a dare più tempo per il famigerato cavallo di Troia”, significa che la Grecia eviterà la bancarotta almeno per i quattro mesi di proroga. Questo però deve anche significare che non saranno necessari controlli sui capitali e che le banche greche avranno abbastanza soldi per fare scorta nei loro bancomat. Prima di ottenere il denaro, però, il governo greco ha un altro ostacolo da eliminare: entro oggi deve presentare “una serie di misure su riforme economiche che siano ritenute accettabili dai creditori”, ed erano state fissate in precedenza con l’ accordo di salvataggio, nel quale si fissavano anche le cose che il governo aveva promesso di non fare.

Adesso invece il governo greco si propone come autore delle riforme promesse e che rappresentano un cambiamento rispetto agli ultimi cinque anni, nei quali la Grecia ha fatto affidamento su fondi di salvataggio per evitare il fallimento mettendo in atto una serie di durissime misure di austerità. “Abbiamo stabilito un nuovo terreno comune”, ha detto Jeroen Dijsselbloem, alto funzionario della zona euro, dopo la riunione a Bruxelles. Ed il ministro delle Finanze greco ,Yanis Varoufakis ha commentato a sua volta che “l’accordo consente sia alla Grecia che all’Europa di voltare pagina , da oggi stiamo cominciando a essere co-autori del nostro destino.”

Varoufakis ha ammesso che il governo greco sarebbe “nei guai” se le misure di riforma, che probabilmente comprendono una serie di leggi per affrontare la corruzione e l’evasione fiscale, non saranno accettate dai rappresentanti della Banca centrale europea, del Fondo monetario internazionale e dalla Commissione europea, finora indicate “la troika”. Tuttavia, ha insistito sul fatto che se l’elenco delle riforme è sanzionato, allora sarà più facile dettagliarlo e concordarlo entro la fine di aprile.

L’accordo di venerdì è stato raggiunto solo una settimana prima che scadesse il del programma di salvataggio della Grecia per 240 miliardi di euro, e adesso consente ad entrambe le parti di guadagnare tempo per accordarsi su un contratto a lungo termine che possa alleviare In luogo dei sei mesi di rinvio chiesti dal governo greco ne sono stati accordati quattro, e dunque alla scadenza del termine Atene dovrà effettuare grandi rimborsi. Questo è un segno che i suoi creditori non sono disposti a dare libero sfogo al governo Tsipras eppure, dopo settimane di trattative sempre più tese seguite all’elezione elezioni del nuovo governo di sinistra , l’accordo finale ha trovato un elemento di compromesso per entrambi i campi e gli investitori sembrano tirare un sospiro di sollievo, con l’indice “Dow Jones” che ha chiuso un venerdì’ da record .

“Questo accordo allenta temporaneamente le tensioni e dà respiro alla Grecia per negoziare termini migliori nel debito a lungo termine”, commenta Jay Jacobs, analista di “Global X Funds”. Tuttavia, avverte, questo potrebbe anche impostare solo “un altro potenziale stallo a quattro mesi da oggi, se le parti coinvolte continueranno nelleegoziazione tattiche.” La politica del rischio calcolato era solo uno dei giochi cui è stato fatto riferimento nel corso delle ultime settimane di discussioni, ed il più delle volte ad ergersi a baluardo contro le ambizioni del governo greco è stato ministro delle Finanze tedesco , Wolfgang Schaeuble il quale però dalla riunione di venerdì è uscito di umore conciliante. “Questo è un importante passo in avanti,” ha detto.

Schaeuble dovrò senza dubbio fare in modo che vengano mantenute le promesse fatte da Atene per i prossimi mesi. “Ora siamo in fase di costruzione della fiducia, ecco perché ci sono condizioni rigorose” , ha commentato. Oltre a presentare per oggi un elenco di riforme il governo greco si è impegnato a onorare i suoi obblighi finanziari a tutti i creditori “in modo pieno e tempestivo.”

Ad ogni modo, sembra che il governo sia riuscito a convincere i creditori a ridurre la quantità di tale eccedenza in risposta al peggioramento delle prospettive economiche per quest’anno. Nella dichiarazione che illustra le grandi linee dell’accordo, l’Eurogruppo ha detto che “la situazione economica nel 2015 sarà tenuta in considerazione.” Varoufakis ha afferma che questa è una vittoria perché potrebbe liberare un po ‘di risorse cassa per contribuire a fornire i servizi pubblici e ribadisce che le pensioni non saranno tagliate come previsto in precedenza. La Grecia ha inoltre accettato di non prendere tutte le misure che potrebbero avere un impatto negativo sugli obiettivi di bilancio, la ripresa economica e la stabilità finanziaria.. Dijsselbloem sostiene che l’accordo di Venerdì” è stato un primo passo nel processo di ricostruire la fiducia” tra la Grecia ei suoi partner in euro e consente “di mettere di nuovo in pista il Paese,la fiducia parte a cavallo e torna a piedi”.

Varoufakis ripete che l’accordo rappresenta una vittoria per il suo Paese perché adesso il suo governo sarà in grado di decidere quali riforme proporre. “Il fine settimana sarà un momento di gioia e creatività – ha detto – stiamo nuovamente scrivendo nostre riforme.” Per Varoufakis, la sostanza dell’ accordo di venerdì è a tutti gli effetti la stessa che era stata proposta da Atene la proposta del governo , e aggiunge che l’accordo ha fornito contante e migliorato la quotazione delle banche greche:”Adesso anche i titolati di depositi saranno rassicurati”.

Fonte: Balkan Magazin, Agenzie

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