Bernie Sanders non molla la presa. Il candidato democratico alla Casa Bianca, rimasto ancora in corsa insieme a Hillary Clinton, ha vinto le primarie in West Virginia. “Lotto per ogni voto”, è stato il suo slogan che lo ha portato a vincere in un altro Stato.
Le elezioni in West Virginia sono una nuova battuta di arresto per la Clinton, che deve rallentare la sua corsa alla Presidenza Usa e non può ancora dedicarsi al 100% alla sfida finale che già vede con Donald Trump,come candidato in casa dei repubblicani, nonostante i malumori interni allo stesso partito.
“Ho un messaggio per i delegati a Filadelfia. – ha detto Sanders, puntando alla vittoria finale che ha però voluto ricompattare i democratici –. Se con Hillary Clinton abbiamo molte differenze, su una cosa siamo d’accordo: dobbiamo sconfiggere Donald Trump. Non diventerà presidente perché il popolo americano sa che la nostra forza è la diversità”.
Nello stato dei minatori, Sanders porta a casa 29 delegati, pochi rispetto al magic number che serve a Sanders per superare la ex First Lady, al momento saldamente al comando. Ma si tratta di una vittoria simbolica in vista delle primarie in California.
Bernie Sanders ha vinto con il 51% dei voti, contro il 37% di Hillary Clinton. Sanders era favorito in questo stato di minatori, dopo che in marzo la Clinton si era espressa contro l’industria del carbone. L’ex segretario di Stato rimane comunque in testa nella corsa alla nomination democratica per la Casa Bianca con 1600 delegati, 300 più del senatore, e può contare sulla maggioranza dei super delegati per assicurarsi la nomination alla convention di luglio a Filadelfia, dove serve una maggioranza di almeno 2.383 voti.
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