A noi le lacrime e i morti. Ai mercanti di armi i soldi
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A noi le lacrime e i morti. Ai mercanti di armi i soldi

Un'altra strage in una scuole degli Stati Uniti. E di nuovo croci, candele e ricordi. Mentre nessuno ferma chi si arricchisce sulla morte

Strage in una scuola di Santa Fe
Strage in una scuola di Santa Fe
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globalist Modifica articolo

22 Maggio 2018 - 21.12


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Altri dieci morti. Altre croci, altre candele, altre lacrime, altre parole in ricordo delle vittime, altro killer “pazzo”.
Ma soprattutto altre armi facili.
Dimitrios Pagourtzis, 17 anni, lo sforzo di andare a comprare le armi nemmeno ha dovuto farlo. Gli è bastato prendere ciò che il padre aveva in casa.
E perché? Perché le stragi non fermano il commercio di armi, il business che sta facendo arricchire la potentissima lobby che paga la politica a stelle e strisce e in cambio ha il potere di fare ciò che vuole.
A Parkland come a Santa Fe. La storia è la stessa. C’è chi muore e chi si arricchisce

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