Il delirio di un hacker in Florida: tenta di avvelenare con soda caustica l'acqua della sua città
Top

Il delirio di un hacker in Florida: tenta di avvelenare con soda caustica l'acqua della sua città

E' riuscito ad ottenere l'accesso al sistema idrico della città di Oldsmar, in Florida, aumentando i parametri. Un operatore si è accorto della manovra e ha ridotto il livello dI soda caustica alla normalità

Hacker tenta di avvelenare con soda caustica l'acqua potabile in Florida
Hacker tenta di avvelenare con soda caustica l'acqua potabile in Florida
Preroll

globalist Modifica articolo

9 Febbraio 2021 - 10.43


ATF

Pericolo scampato per i cittadini di Oldsmar  (Florida), dove un hacker ha ottenuto l’accesso al sistema idrico e venerdì ha cercato di riversare una quantità “pericolosa” di soda caustica nel sistema di trattamento dell’acqua.

L’operazione è stata sventata da un operaio, che si è accorto di quello che stava accadendo e ha avvertito le autorità.

La soda caustica è utilizzata per controllare l’acidità, ma il suo utilizzo in grandi quantità può causare danni alla salute. 

L’hacker, che non è chiaro se abbia agito dall’interno o dall’esterno degli Stati Uniti, è riuscito ad effettuare venerdì mattina l’accesso remoto a un computer che controlla il sistema di trattamento dell’acqua di Oldsmar: un operatore dell’impianto si è accorto del tentativo di accesso ma ha pensato che fosse il suo supervisore.

Venerdì pomeriggio l’hacker ci ha riprovato, e questa volta è riuscito a ottenere l’accesso al software di trattamento, aumentando il contenuto di idrossido di sodio da 100 parti per milione a 11.100 parti per milione. Fortunatamente, l’operatore si è subito accorto della manovra e ha immediatamente ridotto il livello della soda caustica alla normalità.

Leggi anche:  La madre di Matteo Falcinelli: "Poteva morire, scosso dalle torture ha tentato il suicidio in cella"

“Non sono un chimico – ha commentato lo sceriffo della contea di Pinellas, Bob Gualtieri – ma posso dirvi quello che so: se si mette una tale quantità di quella
sostanza nell’acqua potabile, non è certo una buona cosa”; tuttavia “in nessun momento c’è stato un significativo effetto negativo sull’acqua trattata. E’ importante sottolineare che la popolazione non è mai stata in pericolo”.

Lo stabilimento di Oldsmar fornisce acqua alle imprese e a circa 15mila residenti.

Dopo l’attacco informatico, il programma di accesso remoto all’impianto idrico è stato temporaneamente disabilitato.

 

Native

Articoli correlati