Navalny, vietata pure una preghiera in suffragio in chiesa: interviene la polizia
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Navalny, vietata pure una preghiera in suffragio in chiesa: interviene la polizia

E'accaduto in Udmurtia, repubblica della Federazione Russa, ad ovest degli Urali. A raccontarlo a OVD-Info è stata la stessa donna.

Navalny, vietata pure una preghiera in suffragio in chiesa: interviene la polizia
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23 Febbraio 2024 - 01.58


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“Denunciata per aver chiesto, in chiesa, una preghiera in ricordo di Alexei Navalny. E’accaduto in Udmurtia, repubblica della Federazione Russa, ad ovest degli Urali. A raccontarlo a OVD-Info è stata la stessa donna.

La parrocchiana ha ordinato il sorokoust – così si chiama nella chiesa ortodossa la preghiera in suffragio di un defunto – il 20 febbraio. Due giorni dopo, ha ricevuto una chiamata dalla chiesa. Le veniva chiesto se la persona nominata nel biglietto fosse un credente e se nome e cognome fossero quelli di Alexei Navalny.

Non è chiaro come il personale della chiesa si sia reso conto che si trattava di Navalny. In questo tipo di richieste ci si limita a segnare solo il nome, in questo caso Alexei. Inoltre, non è chiaro come la chiesa sapesse chi avesse ordinato esattamente il sorokoust: i moduli su cui sono scritti i nomi per la commemorazione non sono numerati e sono presentati in forma anonima.

Sta di fatto che, poco dopo, la donna ha ricevuto una chiamata dalla polizia e le è stato chiesto di presentarsi “per dare spiegazioni”. La polizia e la chiesa non hanno voluto confermare o smentire il racconto della parrocchiana”.

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