Israele si oppone a l'Aia alla richiesta del Sudafrica di aumentare gli aiuti a Gaza: "Moralmente ripugnante"
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Israele si oppone a l'Aia alla richiesta del Sudafrica di aumentare gli aiuti a Gaza: "Moralmente ripugnante"

Israele ha chiesto alla Corte internazionale di giustizia dell'Aia di non emettere ordini di emergenza per aumentare gli aiuti umanitari a Gaza allo scopo di far fronte all'incombente carestia

Israele si oppone a l'Aia alla richiesta del Sudafrica di aumentare gli aiuti a Gaza: "Moralmente ripugnante"
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19 Marzo 2024 - 10.53


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Ripugnante sì. Ma il comportamento del Sudafrica o di Israele? Israele ha chiesto alla Corte internazionale di giustizia dell’Aia di non emettere ordini di emergenza per aumentare gli aiuti umanitari a Gaza allo scopo di far fronte all’incombente carestia, respingendo la richiesta del Sudafrica in tal senso come “moralmente ripugnante”.

In un documento legale presentato alla Corte delle Nazioni Unite, Israele ha affermato di “avere una reale preoccupazione per la situazione umanitaria e per le vite innocenti, come dimostrato dalle azioni che ha intrapreso e sta intraprendendo” a Gaza durante la guerra.

Gli avvocati di Israele hanno negato le accuse di aver deliberatamente causato sofferenze umanitarie nella zona, dove migliaia di persone sono morte e la fame è in aumento, ed hanno affermato che le ripetute richieste del Sudafrica di misure aggiuntive costituiscono un abuso di procedure.

 Nel documento si afferma che le accuse del Sudafrica, nella sua richiesta di nuove misure depositata il 6 marzo, sono “del tutto infondate in fatto e in diritto, moralmente ripugnanti, e rappresentano un abuso sia della Convenzione sul genocidio che della Corte stessa”.

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Israele nega di aver preso di mira i civili palestinesi, affermando che il suo unico interesse è annientare Hamas, ma le agenzie umanitarie affermano che gli aiuti sono severamente limitati ai 2,3 milioni di abitanti di Gaza. Le misure di emergenza della Corte, ricorda Haaretz, servirebbero come ingiunzioni temporanee intese a evitare che la situazione si deteriori prima che il tribunale possa esaminare l’intero caso, un processo che di solito richiede diversi anni.

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