La Quadriga Infernale di Sarteano, tra i grandi capolavori dell'arte etrusca
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La Quadriga Infernale di Sarteano, tra i grandi capolavori dell'arte etrusca

Vent’anni fa, la scoperta della tomba nelle campagne del centro senese: una miniera di informazioni sul culto dei morti e sulle usanze degli etruschi. Oggi al centro della terza Festa Etrusca

La Quadriga Infernale di Sarteano, tra i grandi capolavori dell'arte etrusca
ll demone Charun della tomba della quadriga infernale a Sarteano. Fonte: Museo Civico Archeologico Sarteano
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1 Agosto 2023 - 11.20 Culture


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Un demone alla guida di una carrozza trainata da due leoni e due grifoni. Sul volto, un ghigno diabolico. E’ l’immagine della Quadriga Infernale, rinvenuta in una tomba etrusca nelle campagne di Sarteano, che da oltre vent’anni, affascina ancora i visitatori. La Tomba della Quadriga Infernale è considerata non solo uno dei grandi capolavori dell’arte etrusca, ma anche una chiave essenziale per comprendere a fondo la civiltà che ha dato il nome alla Toscana.

Questa sepoltura, risalente alla seconda metà del quarto secolo avanti Cristo, è stata riportata alla luce l’11 ottobre 2003 nella necropoli delle Pianacce, grazie al lavoro di Alessandra Minetti, direttrice del museo archeologico del comune di Siena e dei volontari del Gruppo Archeologico Etruria. La tomba è una vera miniera di informazioni sul culto dei morti e sulle usanze degli etruschi.

Le pareti della tomba sono situate a una profondità di cinque metri e sono state dipinte con uno straordinario sfarzo cromatico. Gli artisti restano ancora ignoti. Non si è certi su chi abbia dipinto il demone Charung, l’equivalente etrusco di Caronte, che abbandona l’Ade e guida la quadriga fuori dalla tomba trainata da due leoni e due grifoni.

Nella tomba, ci sono diverse scene raffigurate. Una sezione mostra una scena di banchetto: due uomini defunti, forse amanti o padre e figlio, che si trovano distesi su un letto e stanno partecipando a un banchetto e, accanto a loro, un servitore tiene un colino per filtrare il vino. Sulla parete di fondo si trova un grande serpente a tre teste e un ippocampo che sovrastano un sarcofago in alabastro.

L’idra, con i suoi colori vivaci, è stata scelta quest’anno come immagine-guida per la terza edizione della Festa Etrusca, un evento che si svolgerà in diverse tappe in alcune città della regione, incluso il Museo di Villa Giulia a Roma, che offre supporto scientifico al progetto. L’evento comprenderà presentazioni di libri, conferenze, musica, laboratori didattici per bambini e visite guidate nei luoghi più significativi. Il culmine dell’iniziativa sarà la partecipazione, il 4 e 5 novembre, alla XXIII edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum.

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