Diminuzione storica della deforestazione in Amazzonia sotto il governo Lula
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Diminuzione storica della deforestazione in Amazzonia sotto il governo Lula

La deforestazione in Amazzonia brasiliana è diminuita del 33,6% sotto il governo di Lula, segnando un progresso significativo nella protezione dell'ambiente.

Diminuzione storica della deforestazione in Amazzonia sotto il governo Lula
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7 Luglio 2023 - 21.59


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Secondo i dati ufficiali pubblicati giovedì, la deforestazione nella foresta amazzonica brasiliana è diminuita del 33,6% tra gennaio e giugno 2023 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo è uno dei principali obiettivi del governo di Luiz Inacio Lula da Silva, che è stato rieletto presidente del Brasile il 1° gennaio. Le immagini satellitari dell’Istituto nazionale per la ricerca spaziale (Inpe) mostrano che nella prima metà dell’anno sono stati deforestati 2.649 km2, rispetto ai 3.988 km2 tra gennaio e giugno 2022, quando il presidente di estrema destra Jair Bolsonaro era ancora al potere ed era stato oggetto di pesanti critiche per la sua gestione dell’Amazzonia.

Il ministro dell’Ambiente, Marina Silva, ha dichiarato giovedì in una conferenza stampa: “Abbiamo raggiunto un punto in cui la deforestazione in Amazzonia sta diminuendo costantemente”. Ha attribuito questi risultati alla “decisione del Presidente Lula di fare della lotta al cambiamento climatico e alla deforestazione una politica di governo”. Nel solo mese di giugno, la deforestazione è diminuita del 41% rispetto al 2022.

Dopo la sua rielezione, Lula ha promesso di annullare le politiche ambientali del suo predecessore e di porre fine alla deforestazione illegale entro il 2030. Durante il mandato di Jair Bolsonaro (2019-2022), la deforestazione in Amazzonia era aumentata del 75% rispetto alla media del decennio precedente.

A giugno, Lula ha presentato il suo piano d’azione, che prevede il sequestro immediato della metà delle aree disboscate illegalmente all’interno di zone protette, la creazione di altri tre milioni di ettari di queste aree protette entro il 2027 e l’assunzione di migliaia di specialisti del settore. Tuttavia, i parlamentari hanno limitato significativamente il portafoglio del Ministero dell’Ambiente, eliminando i suoi poteri di gestione delle risorse idriche e del catasto rurale.

Lula cerca di ottenere finanziamenti dai Paesi più ricchi per la conservazione delle foreste e ha già ricevuto contributi dalla Norvegia e dalla Germania attraverso il Fondo per l’Amazzonia creato a questo scopo. L’ambiente è un punto centrale nei negoziati tra il Mercosur (Brasile, Argentina, Uruguay, Paraguay e Venezuela) e l’Unione Europea. Recentemente, l’UE ha esortato i Paesi sudamericani ad essere più rigorosi nella lotta contro i crimini ambientali prima di poter finalizzare un accordo bilaterale di libero scambio.

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