Il Papa: per Dio noi non siamo numeri
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Il Papa: per Dio noi non siamo numeri

Bergoglio a San Giovanni in Laterano. Dopo l'omaggio della cittadinanza il Papa ha parlato: per Dio noi non siamo numeri.

Il Papa: per Dio noi non siamo numeri
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redazione Modifica articolo

7 Aprile 2013 - 17.26


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Papa Francesco arriva a San Giovanni in Laterano per essere consacrato Vescovo di Roma.

Ad accoglierlo, davanti al Palazzo del Vicariato, il sindaco di Roma Gianni Alemanno e il cardinal vicario Agostino Vallini. Il sindaco di Roma ha scoperto, alla presenza di Papa Francesco, la targa della parte di piazza San Giovanni, quella antistante al Laterano, che è stata dedicata a Giovanni Paolo II.

Il Papa ha baciato i bambini poi si è fermato per abbracciare un adulto accompagnato e con un bastone di quelli che normalmente utilizzano i non vedenti. Papa Francesco è entrato in un’affollata basilica di San Giovani dove ha preso possesso della Cattedra del vescovo di Roma. Nella basilica Francesco ha salutato uno ad uno i disabili che si trovano tra le prime file; commoso l’abbraccio con una ragazzina sulla sedia a rotelle. Poi ha ha indossato i paramenti ed è partita la celebrazione che segna la sua presa di possesso della Cattedra di vescovo di Roma. Papa Francesco è stato accolto nella Basilica di San Giovanni da sedici persone, a nome della Chiesa di Roma, che hanno fatto atto di obbedienza. Oltre agli ecclesiastici, religiosi e suore, anche due giovani e una famiglia con quattro bambini. Il più piccolo a prestare obbedienza al Papa è proprio l’ultimogenito di questa famiglia, Paolo di 6 anni. Il Papa ha ricevuto l’omaggio sempre in piedi davanti alla Cattedra

“Quante proposte mondane sentiamo attorno a noi, ma lasciamoci afferrare dalla proposta di Dio, la sua è una carezza di amore”. “Per Dio noi non siamo numeri, siamo importanti, anzi siamo quanto di più importante Egli abbia anche se peccatori”. Nella mia vita personale ho visto tante volte il volto misericordioso di Dio, la sua pazienza”. “La pazienza di Dio deve trovare in noi il coraggio di tornare da Lui”. E infine: “Cari fratelli e sorelle, lasciamoci avvolgere dalla misericordia di Dio; confidiamo nella sua pazienza che sempre ci dà tempo; sentiremo la sua tenerezza, sentiremo il suo abbraccio e saremo anche noi più capaci di misericordia, di pazienza, di perdono, di amore”. “Questo è lo stile di Dio”. Commentando il Vangelo, che ha protagonista Tommaso che per credere deve vedere, il Papa ha detto: “Gesù non abbandona il testardo Tommaso nella sua incredulità: gli dona una settimana di tempo, non chiude la porta, attende”.

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