Le Acli di Roma ricordano le atrocità dell'Olocausto: "Le memoria non deve avere termine"
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Le Acli di Roma ricordano le atrocità dell'Olocausto: "Le memoria non deve avere termine"

In occasione della Giornata della Memoria, le Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani hanno realizzato una cartolina commemorativa

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26 Gennaio 2020 - 11.04


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Le Acli (Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani) di Roma, in occasione della Giornata della Memoria che ricorre domani, lunedì 27 gennaio, “hanno voluto testimoniare la vicinanza e il sostegno alla Comunità ebraica di Roma con la realizzazione di una cartolina speciale per ricordare gli oltre 6 milioni di ebrei vittime della Shoah. Un segno realizzato dai giovani dell’associazione per sottolineare come la memoria non possa avere un termine e che anzi debba rinnovarsi grazie agli sforzi di dialogo e di comunione con le nuove generazioni” si legge nella lettera che Lidia Borzì, presidente Acli Roma, ha consegnato a Ruth Dureghello, presidente della Comunità ebraica di Roma. 
“La scelta anonima – spiega Borzì – di uno dei numeri che veniva tatuato sul braccio dei deportati è stata fatta per ricordare che ogni vittima deve essere viva nelle nostra memoria e per sottolineare come quel tatuaggio sia stato un’ulteriore violenza nei confronti di un popolo dalla cultura millenaria che ha contribuito a fare crescere anche la nostra comunità cittadina”.
“Il moltiplicarsi di atti di violenza e intolleranza ci restituisce la grande corresponsabilità di conservare, tramandare e attualizzare la memoria di quella drammatica ferita affinché “il non dimenticare” si coniughi con “l’impedire che accada ancora”, scrive ancora.

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