Come il Covid ha fatto calare la natalità: a fine anno saremo meno di 59 milioni
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Come il Covid ha fatto calare la natalità: a fine anno saremo meno di 59 milioni

Tale fenomeno dimostra la difficoltà che hanno le coppie, soprattutto le più giovani, a formare una nuova famiglia. Difficoltà diversa rispetto all’inizio del millennio quando la criticità riguardava soprattutto il passaggio dal primo al secondo figlio

Come il Covid ha fatto calare la natalità: a fine anno saremo meno di 59 milioni
Il tasso di natalità in Italia nel 2021 si è abbassato rispetto all'anno prima a causa del Covid
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14 Dicembre 2021 - 14.27


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Una rilevazione dell’Istat ha registrato l’ennesimo calo record di natalità per il 2021 come effetto della pandemia. Nei primi nove mesi di quest’anno le nascite sono già 12 mila e 500 in meno rispetto allo stesso periodo del 2020, quasi il doppio di quanto osservato nello stesso periodo l’anno precedente.

L’istituto di statistica rileva che “tale forte diminuzione è da mettere in relazione al dispiegarsi degli effetti negativi innescati dall’epidemia da Covid-19, che nel solo mese di gennaio 2021 ha fatto registrare il maggiore calo di sempre (quasi 5.000 nati in meno, -13,6%)”. Prosegue dunque quest’anno la tendenza negativa del 2020, quando i nati furono 404.892 (-15 mila sul 2019).

La forte contrazione dei primi figli rispetto al 2008 interessa tutte le aree del Paese – compresa la provincia autonoma di Bolzano che fino all’anno scorso era l’unica a presentare un lieve aumento – ed è superiore a quella riferita a tutti gli ordini di nascita in quasi tutte le regioni italiane del Nord e del Centro. Tale fenomeno dimostra la difficoltà che hanno le coppie, soprattutto le più giovani, a formare una nuova famiglia. Difficoltà diversa rispetto all’inizio del millennio quando la criticità riguardava soprattutto il passaggio dal primo al secondo figlio.

Secondo l’Istat: “Il numero medio di figli per donna delle italiane è in calo al Nord (da 1,16 a 1,14) e in egual misura nel Mezzogiorno (da 1,23 a 1,21). Resta stabile al Centro (1,11). Al Nord a detenere il primato della fecondità delle italiane resta sempre la Provincia autonoma di Bolzano (1,62) seguita dalla provincia di Trento (1,27). Tra le regioni del Centro, il livello più elevato si osserva nel Lazio (1,13) mentre nel Mezzogiorno il picco si registra in Sicilia (1,30) e Campania (1,28); in Sardegna si registra il valore minimo pari a 0,94, ancora in diminuzione rispetto allo 0,97 del 2019”

Il numero medio di figli delle donne di cittadinanza italiana nel 2020 è stato pari a 1,17. Si tratta del numero più basso di sempre. E’ quanto emerge da un rapporto dell’Istat. Dal 2008 le nascite sono diminuite di 171.767 unità (-29,8%). Il calo è attribuibile per la quasi totalità alle nascite da coppie di genitori entrambi italiani (316.547 nel 2020, oltre 163 mila in meno rispetto al 2008). Dal 2012 al 2020 sono diminuiti anche i nati con almeno un genitore straniero (quasi 19 mila in meno) che, con 88.345 unità, costituiscono il 21,8% del totale dei nati, oltre 4 mila in meno solo nell’ultimo anno.

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