L’infuenza aviaria si diffonde anche in Toscana: l’epidemia che era partita dagli allevamenti di polli, volatili e tacchini nel nord-est Italia è arrivata in Toscana, colpendo due allevamenti, il primo a Bagnolo di Sopra a Montemurlo, l’altra nel Comune di Vernio.
L’Asl Toscana ha emesso un’ordinanza che prevede restrizioni per contenere il virus dell’influenza aviaria. Le restrizioni riguardano tutti gli allevamenti nel raggio tra tre e dieci chilometri dai due focolai.
Le fasce a rischio si trovano infatti a tre (fascia di protezione) e a dieci chilometri (fascia di sorveglianza). Si dispone di delimitare i contatti con i volatili, di far giungere tutte le carcasse ai centri dell’Asl e il divieto di entrata e di uscita del pollame dagli allevamenti in cattività ma anche di quelli a gestione familiare.
Queste regole valgono anche per la fascia di sorveglianza, a dieci chilometri. Non sarà possibile in quel raggio spostare volatili o pollame, o conferirli ai macelli o alle aziende di imballaggio, chiunque entri o esca dalle aziende deve rispettare misure di biosicurezza, i veicoli, le gabbie e qualunque oggetto potenzialmente contaminato deve essere sterilizzato.
L’Asl Toscana ha disposto controlli a tappeto in tutti gli allevamenti che si trovano nella fascia di sorveglianza. Comunque, non c’è da preoccuparsi per la salute pubblica: l’influenza aviaria è un virus che riguarda solamente il comparto zootecnico.