Primavalle, il 17enne arrestato aveva le scarpe sporche di sangue: i testimoni lo inchiodano
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Primavalle, il 17enne arrestato aveva le scarpe sporche di sangue: i testimoni lo inchiodano

Il corpo della ragazza è stato trovato ieri in un carrello della spesa vicino a un cassonetto, in via Stefano Borgia, nel quartiere Primavalle. Fermato un 17enne romano, originario dello Sri Lanka, coetaneo della vittima.

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La scientifica al lavoro a Primavalle
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29 Giugno 2023 - 12.20


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Primavalle, il presunto assassino della giovane Michelle Causo è stato fermato. Si tratta di un 17enne romano, originario dello Sri Lanka, coetaneo della vittima (sono entrambi del 2006). A quanto si apprende non era il fidanzato della vittima. 

 Il giovane ha aggredito la ragazza, che si trovava nel suo appartamento, con almeno cinque o sei coltellate. La vittima ha tentato di difendersi ma i fendenti l’hanno raggiunta in varie parti del corpo. I due non erano fidanzati ma forse si frequentavano da qualche tempo. Secondo quanto accertato dagli inquirenti, la 17enne non era incinta. L’omicidio risalirebbe a diverse ore prima, ma non è escluso che la giovane possa anche essere morta da qualche giorno. Sarà l’autopsia a stabilirlo. Maria Michelle Causo frequentava il liceo psicopedagogico Vittorio Gassman, che si trova a breve distanza dal luogo in cui è stato rinvenuto il cadavere.

 Un testimone ha riferito di aver visto il minore uscire da uno stabile con il carrello che grondava sangue. Quando gli agenti, una volta allertati, sono giunti sul posto, hanno trovato alcune macchie di sangue che da un portone di un palazzo conducevano fino a un cassonetto in via Stefano Borgia, una strade del popolare quartiere che si trova nel quadrante periferico a nord ovest nella Capitale.

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Quando è stato bloccato dalla polizia, il minore aveva ancora le scarpe sporche di sangue. Il giovane avrebbe tentato di gettare tra i rifiuti il cadavere della vittima, senza riuscirci. Il corpo, dunque, sarebbe rimasto nel carrello vicino al muro di cinta di un parco, poco distante dai cassonetti. La polizia ha acquisito le immagini delle telecamere della zona.

«Riposa in pace amica mia, ancora non realizzo, mi chiedevi sempre consigli, parlavamo tutti i giorni e mi hai presentato anche questo schifo di essere umano che ti ha fatto una cosa del genere – scrive sui social una sua amica, Aurora – Non ci credo ancora come da un giorno all’altro tu non ci sia più, non avrò più un tuo messaggio, ma tu avrai ogni mattina il mio come facevi con me». Poi un messaggio al minore che è stato fermato con l’accusa di omicidio: «Brutto schifoso mi hai portato via un’amica, spero che soffra il doppio». La 17enne uccisa frequentava il Liceo Vittorio Gassman, a Roma, indirizzo psicopedagogico.

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