Dimette dal pronto soccorso una 15enne ma poi la va a trovare a casa e le salva la vita: ecco cosa è successo
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Dimette dal pronto soccorso una 15enne ma poi la va a trovare a casa e le salva la vita: ecco cosa è successo

Fermo, lo scrupolo del medico ha permesso di scoprire che la 15enne era stata colpita da una infiammazione midollare ed era necessario che venisse presa in carico dal reparto di neurologia al più presto.

Dimette dal pronto soccorso una 15enne ma poi la va a trovare a casa e le salva la vita: ecco cosa è successo
Il medico che ha salvato la vita della 15enne di Fermo
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15 Marzo 2024 - 10.23


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Una 15enne di Fermo era stata dimessa dal pronto soccorso dell’ospedale Murri, con sintomi febbrili e senza sentire più le gambe. Il dottor Francesco Bernetti Evangelista, medico in pensione che collabora con il pronto soccorso tramite una cooperativa, ha pensato al caso della giovanissima per tutta la giornata e la mattina successiva è andata a trovarla a casa, per sincerarsi delle sue condizioni. Lo scrupolo del medico ha permesso di scoprire che la 15enne era stata colpita da una infiammazione midollare ed era necessario che venisse presa in carico dal reparto di neurologia al più presto.

“Tutto è cominciato con una febbre molto strana per nostra figlia –  hanno raccontato i genitori della ragazza al Resto del Carlino – diceva di non sentire più le gambe. Ci siamo spaventati, l’abbiamo portata al pronto soccorso e in un primo momento è stata diagnosticata una brutta influenza. La febbre però non passava, siamo usciti dall’ospedale alle 3 del mattino e volevamo andare al Salesi la mattina dopo”.

“Ma proprio la mattina dopo abbiamo avuto una sorpresa immensa che ha cambiato il corso di questa storia: alle sette del mattino, il medico che aveva visitato mia figlia si è presentato a casa, diceva di non essere sereno, di voler approfondire la sua situazione, aveva il sospetto di una infiammazione che se fosse stata trascurata avrebbe potuto avere esiti imprevedibili”.

“Siamo rimasti esterrefatti mente il dottor Bernetti ci chiedeva scusa per l’intrusione ma raccomandava di riportare la ragazza all’ospedale e di affidarla alla neurologia. Questo primo passaggio ci ha veramente salvati, il resto lo hanno fatto a neurologia del Murri”.

“Ho fatto solo il mio dovere. Tutti i medici fanno cose buone, troppo spesso fanno notizia solo quelli che commettono degli errori”, ha commentato Bernetti.

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