Guerini a Elly Schlein: "La dialettica anche aspra se leale non è lesa maestà"
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Guerini a Elly Schlein: "La dialettica anche aspra se leale non è lesa maestà"

Il senatore Pd Lorenzo Guerini alla direzione del partito critica Elly Schlein

Guerini a Elly Schlein: "La dialettica anche aspra se leale non è lesa maestà"
Il senatore del Pd Lorenzo Guerini
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19 Giugno 2023 - 21.37


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Il Pd è subito impegnato nella prima mischia con la minoranza interna. «La dialettica, se leale, anche quando è aspra, non è lesa maestà, ma se portata avanti con solidarietà e rispetto serve innanzitutto a te, Elly».

Lo ha detto il senatore Pd Lorenzo Guerini alla direzione del partito.

«Dobbiamo affrontare questo dibattito con la responsabilità che contesto in cui ci troviamo richiede: un vento di destra che soffia in modo pesante in Europa. Fondato su un’idea di restrittiva di nazione, che esclude chi non la pensa allo stesso modo. Una idea preoccupante per il futuro della UE e anche in vista delle elezioni americane e dei possibili effetti di un trumpismo in rimonta. Nei confronti del quale vorrei segnalare che c’è ancora dell’irrisolto da parte del M5s lo cito come esempio per dire quali contraddizioni nel rapporto con i 5s dobbiamo affrontare per costruire un campo alternativo alla destra. Dobbiamo esserne consapevoli, non affrontandole ignorandone l’importanza, perché i nodi devono essere sciolti con la fatica non con una breve presenza a una manifestazione».

«Su questo si concentra la mia critica. E farlo è un servizio al Pd. Voglio essere molto chiaro: a chi dice `auguri questa è la fine che fate voi riformisti´, dico che non so che fine faremo ma certamente non farò la fine di allearmi con la destra in Molise. E a chi, dall’altra parte, dice che sollevare questi temi significhi volere rivincite congressuali dico che queste sono osservazioni banali. Sulla scelta di partecipare alla manifestazione M5S ho già detto pubblicamente ciò che penso: le parole dette sull’Ucraina sono indecenti e non possono essere parole accettabili per il nostro partito. È una questione dirimente perché la guerra all’Ucraina sta cambiando la storia. Dalla segretaria ci è stato chiesto di essere franchi. Bene: nessuno vuole azzoppare la segretaria e per quel che mi riguarda assicuro come sempre piena disponibilità e aiuto. Ma con franchezza devo dirti che la parte finale della tua relazione è stata inutilmente polemica sul tema. Chi guida deve farsi carico della complessità della nostra comunità e delle decisioni fondamentali che dobbiamo assumere per rafforzare insieme il nostro partito».

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