Schlein: "La destra è battibile ma bisogna costruire coalizioni ampie"
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Schlein: "La destra è battibile ma bisogna costruire coalizioni ampie"

La segretaria del Pd che, parlando in diretta a In Onda su La7, vede nelle prossime regionali un test per dimostrare che l'attuale maggioranza di governo si può sconfiggere

Schlein: "La destra è battibile ma bisogna costruire coalizioni ampie"
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7 Gennaio 2024 - 22.15


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“Questa destra è battibile”, ne è convinta la segretaria del Pd che, parlando in diretta a In Onda su La7, vede nelle prossime regionali un test per dimostrare che l’attuale maggioranza di governo si può sconfiggere. E per questo si augura uno sforzo comune per costruire, in vista delle regionali, coalizioni ampie su 5 grandi temi tra cui le disuguaglianze, il lavoro ed il salario minimo.

Il ragionamento della segretaria tocca anche la questione del ruolo del suo partito: «Siamo la prima forza di opposizione, sentiamo questa responsabilità, sappiamo di non essere autosufficienti, ma sul salario minimo siamo stati in grado di unire le opposizioni».

«Il nostro avversario è il governo in carica». Da qui anche la speranza che ci sia una ricomposizione in Sardegna «soprattutto oggi che emergono le spaccature della destra, Fdi ha sconfessato il disastro di governo di Solinas, e ha candidato il sindaco di Cagliari con una scelta di Giorgia Meloni», ha sottolineato per poi arrivare a questa conclusione: ciò «dimostra che anche la destra ha molte divisioni, sono sicuramente più bravi di noi a nasconderle, ma la polvere non resta sotto il tappeto a lungo: è un castello di carta, un accordo di potere» ma con «divisioni nel merito enormi e stanno venendo fuori». E anche per questo il tema della sua candidatura alle Europee- ha spiegato – ora è l’ultima delle questioni, perchè serve costruire prima di tutto «una idea della società nelle liste che dobbiamo fare, solide e plurali».

La segretaria del Pd ha risposto anche ad una domanda sulla proposta di Federico Mollicone di una riforma del settore editoria: nel «segno che ci ha già preoccupato in questi mesi», ha sottolineando ricordando come nella conferenza stampa di fine anno Giorgia Meloni abbia difeso l’emendamento” cosiddetto «legge bavaglio che limita il diritto di cronaca e di informazione».

«Se fosse già approvato non avremmo potuto conoscere i contenuti di quelle ordinanze che hanno messo in evidenza gravi situazioni che riguardano Verdini su cui continuiamo a chiedere a Salvini di venire a rispondere», ha proseguito. «Io non li ho ma se avessi un cognato e un suocero che nell’ambito dei propri affari millantassero vicinanza con un ministro e un sottosegretario del suo partito sentirei il bisogno di dire che non c’entro nulla con quel sistema di intermediazione indagato dai pm in questo momento, c’è una tendenza preoccupante». 

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