Bonelli: "Destra pericolosa che esalta la Decima Mas e porta avanti il pensiero fascista"
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Bonelli: "Destra pericolosa che esalta la Decima Mas e porta avanti il pensiero fascista"

Così il portavoce di Europa Verde e deputato di Verdi e Sinistra Angelo Bonelli in una intervista all'Unità

Bonelli: "Destra pericolosa che esalta la Decima Mas e porta avanti il pensiero fascista"
Bonelli o Fratoianni
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14 Giugno 2024 - 10.04


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“Ieri nel Parlamento italiano è successo un fatto di una gravità inaudita, che non può essere assolutamente sottovalutato: mentre i deputati di opposizione cantavano l’Inno d’Italia, quelli della Lega facevano, incrociando le braccia, il simbolo della Decima Mas, simbolo che veniva scolpito sul petto dei cadaveri dei partigiani. È un atteggiamento inaccettabile, come inaccettabile è l’oltraggio perpetuato alla bandiera e l’inno d’Italia, non solo facendo il simbolo della Decima Mas, ma aggredendo un deputato. Sono condotte squadriste che evidenziano che abbiamo a che fare con una destra pericolosa e che evidenziano oggi una strategia della Lega di portare avanti il pensiero Vannacci, un pensiero fascista. Questo è il vero problema della maggioranza Meloni, che in questo momento è silente dal G7 di in Puglia e non dice nulla alla sua maggioranza su questi comportamenti. Poche ore fa il vice segretario della Lega Crippa ha detto in maniera vergognosa che cantare Bella Ciao è una provocazione. Non è invece una provocazione inneggiare alla Decima Mas. Questa è un’evidente strategia della Lega, intenzionata a tagliare i ponti con la tradizione antifascista delle origini del Carroccio. Quanto accaduto ieri evidenzia come questa sia una destra camuffata, che odia ed è refrattaria ai valori che hanno generato la democrazia nel nostro Paese e che consente loro di essere oggi deputati o membri di governo.”

Così il portavoce di Europa Verde e deputato di Verdi e Sinistra Angelo Bonelli in una intervista, a cura di Saro Camisa, in prima pagina su L’Unità di oggi.

“Non vi è dubbio che la debolezza dell’opposizione stia nella sua divisione. – ha proseguito Bonelli – Infatti noi come alleanza di sinistra, dopo lo straordinario risultato politico con quasi il 7%, vogliamo assumere un’iniziativa politica nei confronti di Schlein, Conte, ma anche con Azione e + Europa, per costruire un’unità di intenti attraverso un programma condiviso, partendo dalle emergenze che abbiamo di fronte: la riforma in chiave presidenzialista e l’autonomia differenziata. Sarebbe importante che insieme alla società civile riempissimo la piazza che abbiamo lanciato, martedì 18 giugno a SS. Apostoli, dalle ore 17:30, per urlare il nostro ‘Difendiamo l’Unità nazionale’. Non possiamo riproporre l’errore del 25 settembre 2022, quando le opposizioni, andando divise, hanno consegnato il governo alla destra più pericolosa d’Europa. È una destra pericolosa, quindi vogliamo assumere questo ruolo di cerniera tra le opposizioni, lavorando sui temi: perché il Paese chiede unità, perché è spaventato da questa destra aggressiva e pericolosa. E i fatti accaduti in Parlamento lo dimostrano.”

“La forza di Alleanza Verdi e Sinistra sta nel fatto che in questi anni abbiamo costruito un’identità politica e culturale, non un cartello elettorale. Questo è un elemento di grande forza che ci ha consentito radicamento insieme a un programma non confuso, non ambiguo, non ondivago, su temi come la crisi climatica; una nuova politica energetica; l’urgenza di uscire dalle politiche di austerity e di non far pagare la crisi sociale e i tagli alla spesa pubblica ai ceti sociali più deboli. Proponiamo una (eco) patrimoniale per i grandi ricchi. In Italia abbiamo 62 persone che da sole accumulano un patrimonio di 230 miliardi di dollari. Su questi temi abbiamo fatto proposte chiare e nette. Ad esempio, la grande questione della pace.” Spiega Bonelli.

“Abbiamo candidato tanti giovani e contiamo di portare tra i nostri sei europarlamentari eletti una quota significativa di giovani. Li abbiamo candidati non come facciata, ma per farli eleggere. Contestualmente abbiamo presentato un programma innovativo che parla ai giovani e a settori sociali marginalizzati. In sintesi ci candidiamo a governare questo Paese perché ha bisogno delle nostre proposte. Dopo queste elezioni europee parte la sfida a Giorgia Meloni e alla sua maggioranza. La nostra sfida è riunire le forze di opposizione democratiche, mettendo al centro giustizia sociale, giustizia climatica e pace: tre questioni che ci consentiranno di conquistare la fiducia della maggioranza degli italiani.” Conclude.

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