L'annuncio di una scienziata cinese: 2 farmaci efficaci contro il coronavirus
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L'annuncio di una scienziata cinese: 2 farmaci efficaci contro il coronavirus

A riportare la notizia è il Changjiang Daily, che ha chiesto di inserire i due medicinali nel programma di cure elaborato dalla Commissione sanitaria nazionale

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5 Febbraio 2020 - 13.09


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Lavoro senza sosta per la ricerca scientifica su farmaci in grado di contrastare il nuovo coronavirus.

Il team di ricerca della professoressa Li Lanjuan, epidemiologa e docente alla Zhejiang University, ha annunciato che i test preliminari stanno dimostrando l’efficacia di due farmaci (Abidol e Darunavir) nell’inibire il coronavirus negli esperimenti su cellule in vitro. A riportare la notizia è il Changjiang Daily. La scienziata ha affermato che il farmaco anti-hiv Kelizhi, attualmente utilizzato, non è molto efficace e presenta invece effetti collaterali. Personale medico è stato trasferito dalla provincia orientale dello Zhejiang alla provincia dell’Hubei sperando di utilizzare il trattamento sui nuovi pazienti infetti. Li ha chiesto che i due medicinali siano inseriti nel programma di cure elaborato dalla Commissione sanitaria nazionale per far fronte al nuovo coronavirus. Chen Zuobing, che fa parte dello stesso team di ricercatori, ha ricordato che i due farmaci non possono essere assunti senza la prescrizione medica. Chen, che è anche vice presidente del primo ospedale collegato alla Zhejiang University, ha annunciato che i due farmaci sono stati usati per curare i pazienti della provincia.

Un istituto di ricerca di Wuhan ha invece annunciato di avere fatto domanda per brevettare un farmaco prodotto negli Stati Uniti del quale dichiara di avere scoperto l’efficacia contro il coronavirus. Il Wuhan Institute of Virology, che fa capo all’Accademia Cinese delle Scienze, ha comunicato dal proprio sito web che i propri ricercatori hanno scoperto che due farmaci, il Remdesivir e la clorochina, hanno effetti inibitori sul nuovo coronavirus responsabile dell’epidemia nel Paese asiatico. “I i risultati sono stati consegnati alle autorità pertinenti a livello nazionale e richiedono verifiche cliniche”, si legge nel comunicato citato dal tabloid Global Times.

I ricercatori cinesi hanno scoperto che l’antimalarico clorochina può effettivamente inibire in vitro la nuova infezione da coronavirus. I ricercatori dell’Istituto di virologia di Wuhan, coordinati dall’Accademia cinese delle scienze e dall’Istituto di farmacologia e tossicologia di Pechino, hanno riferito su ‘Cell Research’ di aver valutato il potere antivirale di sette farmaci in vitro. La clorochina, un antimalarico ampiamente utilizzato, è noto per la sua capacità di bloccare le infezioni virali modificando il valore di acidità e basicità all’interno della cellula e interferendo sui recettori del coronavirus della Sars (sindrome respiratoria acuta grave). Nell’ultimo studio, la clorochina mostra un effetto antivirale nelle fasi di ingresso e post-ingresso della nuova infezione da coronavirus nelle cellule Vero E6. Le cellule Vero E6, derivate dal rene di una scimmia verde africana, sono una delle linee cellulari di mammiferi comunemente usate nella ricerca in microbiologia e biologia molecolare e cellulare.

Il Remdesivir GS-5734, prodotto dall’azienda Usa Gilead – che ha già firmato un accordo con il China-Japan Friendship Hospital di Pechino per testare il farmaco – è in fase avanzata di ricerca clinica per la cura dell’Ebola in Congo. L’istituto di Wuhan ha fatto domanda per brevettare la scoperta anche in altri Paesi o regioni in base al trattato di cooperazione in materia di brevetti, e nella nota chiede alle industrie straniere di non mettere in atto i diritti legittimi sui brevetti per aiutare la Cina nella battaglia contro l’epidemia. 

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