Nove turisti uccisi nell'Himalaya dai talebani
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Nove turisti uccisi nell'Himalaya dai talebani

Il gruppo estremista pakistano Jandullah ha rivendicato l'assalto in un hotel del Kashmir.

Nove turisti uccisi nell'Himalaya dai talebani
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23 Giugno 2013 - 09.59


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Dieci persone, di cui nove stranieri, residenti in un hotel della regione del Kashmir (contesa dall’India), che i pakistani chiamano provincia settentrionale di Gilgit-Baltistan, sono stati uccisi da un commando armato di origine sconosciuta fuggito prima dell’arrivo della polizia. Lo ha riferito Samaa Tv.

Le vittime sono 5 ucraini, 3 cinesi ed un russo, oltre alla loro guida pachistana. L’albergo ospitava, inoltre, molti cinesi.

L’uccisione dei turisti è stata rivendicata dal movimento estremista islamico talebano Jandullah. In un messaggio il portavoce del movimento, Ahmed Marwat, ha
detto: “Abbiamo realizzato l’attacco perchè i turisti erano degli infedeli e nemici dei musulmani”.

Il commando armato indossava uniformi dei “Gilgit Scout”, una forza paramilitare appartenente alle Guardie di Frontiera pachistane.

Dopo essere entrati nel rifugio, ha aggiunto la fonte, i militanti hanno radunato tutte le persone presenti portandole in un luogo appartato, le hanno identificate e derubate di tutto quanto di prezioso avessero, compresi i passaporti. Poi ne hanno uccise dieci.

L’attacco è avvenuto nell’area di Fairy Meadows, campo base per l’ascesa alla vetta del Nanga Parbat, nona più alta vetta del mondo nell’Himalaya (8.126 metri). Secondo la polizia, è la prima volta che in quest’area, considerata tra le più belle dal punto di vista naturalistico e che finora era considerata “sicura”, vengono colpiti turisti stranieri.

Nelle altre regioni del Pakistan, infatti, infuriano diversi scontri tra gruppi etnici e religiosi, ma finora il Nanga Parbat non era mai stato oggetto di violenze. Anzi, proprio per il suo carattere di area “pacifica”, è un luogo dove i turisti di nazionalità diverse si incontrano sia per ammirare i paesaggi, sia per partecipare a spedizioni in montagna.

Le vittime, molto probabilmente, facevano parte di gruppi di scalatori che volevano arrampicarsi sul Nanga Parbat. La zona è comunque abitualmente frequentata da turisti che visitano i campi base dove gli scalatori preparano le arrampicate. Da questi punti si può anche raggiungere il K2, la seconda montagna più alta del mondo.

Oltre che il Nanga Parbat, il Gilgit Baltistan ospita anche la seconda vetta più alta del mondo, il K2 (8.611 metri).

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