Niente accordo sul debito: l'Argentina è in default
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Niente accordo sul debito: l'Argentina è in default

Per la seconda volta in 13 anni, non è andata a buon fine la trattativa con gli hedge fund. Il ministro dell'Economia: sono degli avvoltoi, cerchiamo una soluzione.

Il ministro dell'economia argentino, Azel Kicillof
Il ministro dell'economia argentino, Azel Kicillof
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31 Luglio 2014 - 09.33


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L’Argentina non è riuscita a trovare un accordo sul debito ed è in default per la seconda volta in 13 anni. La maratona negoziale si è svolta a New York, ma la trattativa con gli hedge fund creditori si è conclusa senza nessun accordo. Lo ha reso noto nella notte italiana il ministro dell’economia, Azel Kicillof. “I fondi speculativi hanno cercato di imporci qualcosa di illegale.

“L’Argentina ha scelto il default. Il mediatore ha proposto numerose soluzioni creative ma l’Argentina ha rifiutato di considerarle”, ha affermato Elliot Management, l’hedge fund che insieme ad altri fondi ha fatto causa all’Argentina e l’ha vinta. Buenos Aires però nega il default, che si ha quando non si paga: l’Argentina ha pagato ma i fondi – ha aggiunto il ministro dell’Economia – sono stati bloccati. E la responsbailità è del giudice Thomas Griesa, che non ha capito la complessità del caso ed è andato al di là della sua giurisdizione”.

Nonostante ciò, Kicillof ha detto che “l’Argentina è pronta a impegnarsi al dialogo e alla ricerca del consenso . Ma cerchiamo una soluzione equilibrata, giusta e legale”.

Il mancato accordo ha reso inevitabile che la terza più grande economia dell’America Latina sia di fatto non più in grado di adempiere ai suoi obblighi di rimborso entro la scadenza della mezzanotte locale. L’Agenzia di rating Standard & Poors’ aveva già messo il Paese in ‘default selettivo’, quando le trattative si erano concluse.

In una conferenza stampa organizzata nella sede del consolato argentino al termine della ‘due giorni’ di colloqui, il ministro ha fatto ripetutamente riferimento agli hedge fund come “avvoltoi”. “Sfortunatamente non è stato trovato l’accordo e la Repubblica dell’Argentina andra’ in default”, ha confermato Daniel Pollack, il mediatore indicato dal tribunale. Il ministro ha spiegato che l’Argentina ha offerto ai detentori del debito gli stessi termini che il Paese ha recentemente negoziato con gli altri creditori, ma che sono stai respinti.

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