Siamo in una fase di crisi ma c’è già chi vorrebbe programmare l’estate: secondo il ministro dei Trasporti britannico, Grant Shapps, è ancora ”troppo presto” per i cittadini del Regno Unito per fare programmi e prenotare viaggi per vacanze in patria o all’estero, nonostante un calo nei casi di coronavirus che ha alimentato le speranze di un ritorno alla relativa normalità entro la primavera o l’estate.
Alla Bbc, il ministro dei Trasporti ha ammesso di non sapere dove sarà il paese in termini di ”casi, morti e vaccinazioni” una volta arrivata la stagione estiva, nonostante abbia sottolineato che Londra è in trattative con altri paesi per istituire un ”sistema internazionale” in grado di verificare se i turisti sono stati sottoposti a test diagnostici o se sono già stati vaccinati.
Shapps ha aggiunto che il primo ministro Boris Johnson intende svelare la roadmap per l’uscita del Regno Unito dal lockdown il 22 febbraio. Lo stesso premier ha ribadito alla Bbc che spera di fornire ”chiarezza” sul possibile allentamento delle misure restrittive entro la fine del mese, ma anche che il pubblico dovrà avere ancora ”un po’ di pazienza”. In risposta, il leader laburista Sir Keir Starmer ha accusato il governo di inviare “messaggi contrastanti” sulla possibilità di pianificare le vacanze e festività.
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