Arrestata la nipote di Khamenei per aver sostenuto le proteste: non è la prima volta
Top

Arrestata la nipote di Khamenei per aver sostenuto le proteste: non è la prima volta

Farideh Moradkhani è un'attivista di 36 anni: sostiene i manifestanti, si schiera contro la pena di morte e non è la prima volta che viene incarcerata

Arrestata la nipote di Khamenei per aver sostenuto le proteste: non è la prima volta
Farideh Moradkhani
Preroll

globalist Modifica articolo

24 Novembre 2022 - 11.27


ATF

In Iran è stata arrestata la nipote della Guida suprema Ali Khamenei. Farideh Moradkhani, attivista, è stata fermata per aver sostenuto le proteste in corso nel Paese da oltre due mesi. La donna era già stata incarcerata lo scorso gennaio per aver inviato un messaggio alla vedova dell’ultimo scià, Farah Diba, chiamandola “cara Regina” ed era poi stata rilasciata su cauzione a maggio.

Il regime traballa sotto i colpi delle proteste – Il governo iraniano, dunque, prosegue in una repressione delle rivolte che non sembra fare sconti a nessuno. Nemmeno, appunto, a Farideh Moradkhani, nipote della Guida suprema Ali Khamenei che da due mesi vede traballare il suo regime. Da quando, per la precisione, sono iniziate le manifestazioni e i movimento di piazza in seguito alla morte di Mahsa Amini, la giovane morta a settembre mentre era in custodia della polizia per non aver indossato correttamente il velo. 

L’arresto di Farideh Moradkhani – Farideh Moradkhani è un’ttivista politica e per i diritti umani: è stata arrestata a Teheran per aver sostenuto prorpio i manifestanti che continuano, nonostante le centinaia di vittime e le migliaia di arresti, a ricordare Mahsa Amini. Secondo un tweet di suo fratello, Mahmoud Moradkhani – anche lui oppositore del regime che attualmente vive in Francia – la donna, 36 anni, sarebbe stata “arrestata e portata in carcere quando si è recata presso l’ufficio del procuratore per scontare un ordine del tribunale”.

Leggi anche:  Iran: nuova stretta contro le donne che non indossano l'hijab

La cattura di un iraniano-britannico – L’intelligence dei guardiani della Rivoluzione ha reso noto di aver catturato anche un cittadino iraniano-britannico, con l’accusa di essere coinvolto nelle proteste che Teheran giudica coordinate dall’estero per destabilizzare il Paese e di essere “uno dei principali collegamenti tra le reti terroristiche e dissidenti Bbc e Iran International”. La tv in lingua persiana, basata a Londra, è da tempo nel mirino delle minacce del regime – che la considera finanziata dall’Arabia Saudita – che l’hanno raggiunta in terra britannica, tanto da costringere il governo di Rishi Sunak a convocare l’ambasciatore di Teheran e a schierare la polizia attorno alla sede della redazione nella capitale.

Native

Articoli correlati