Borrell: "La guerra di Putin all'Ucraina è una minaccia esistenziale per l'Ue"
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Borrell: "La guerra di Putin all'Ucraina è una minaccia esistenziale per l'Ue"

Lo afferma l'alto rappresentate dell'Unione europea per gli Affari esteri e la politica di sicurezza Josep Borrell, in un post pubblicato sul sito web del Servizio europeo per l'azione esterna (Eeas)

Borrell: "La guerra di Putin all'Ucraina è una minaccia esistenziale per l'Ue"
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15 Aprile 2024 - 16.53


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Parole dure ma vere: “Con la guerra che la Russia sta conducendo contro l’Ucraina abbiamo visto un ritorno di rivalità territoriali e un uso della forza militare violenta in Europa che avevamo intellettualmente respinto. In un momento in cui il coinvolgimento americano in Europa sta diventando meno certo, questa guerra rappresenta una minaccia esistenziale per l’Ue».

Lo afferma l’alto rappresentate dell’Unione europea per gli Affari esteri e la politica di sicurezza Josep Borrell, in un post pubblicato sul sito web del Servizio europeo per l’azione esterna (Eeas) in occasione dell’uscita del suo nuovo libro `L’Europa tra due guerre´.

«Se Putin riuscirà a distruggere l’indipendenza dell’Ucraina, non si fermerà qui. Se prevarrà, nonostante il chiaro sostegno all’Ucraina da parte degli europei e dell’opinione pubblica statunitense, ciò invierà un segnale pericoloso sulla nostra capacità di difendere ciò in cui crediamo», aggiunge Borrell osservando che l’Ue si trova di fronte alla necessità di cambiare l’intero paradigma della difesa europea.

«Dobbiamo assumerci la nostra responsabilità strategica e diventare capaci di difendere l’Europa da soli, costruendo un forte pilastro europeo all’interno della Nato. E dobbiamo fare questo salto in avanti in un periodo di tempo molto breve. Non perché intendiamo andare in guerra. Al contrario: vogliamo prevenirlo avendo i mezzi per scoraggiare in modo credibile qualsiasi aggressore», sottolinea l’alto rappresentante Ue.

«Abbiamo bisogno urgentemente anche di un balzo in avanti per la nostra industria della difesa. Dall’inizio della guerra contro l’Ucraina, gli eserciti europei hanno acquistato il 78% dei nuovi equipaggiamenti da paesi extra-Ue. Abbiamo fatto importanti progressi negli ultimi mesi, ma abbiamo ancora difficoltà a inviare munizioni sufficienti per sostenere l’Ucraina. Inoltre – conclude Borrell -, dobbiamo affrontare sfide qualitative significative nelle nuove tecnologie militari come i droni o l’intelligenza artificiale».

Se Putin riuscirà a distruggere l’indipendenza dell’Ucraina, non si fermerà qui. Se prevarrà, nonostante il chiaro sostegno all’Ucraina da parte degli europei e dell’opinione pubblica statunitense, ciò invierà un segnale pericoloso sulla nostra capacità di difendere ciò in cui crediamo» ha aggiunto Josep Borrell. Ha osservato che l’UE si trova di fronte alla necessità di cambiare l’intero paradigma della difesa europea. Il mercato comune e il commercio hanno funzionato bene per portare la pace tra gli stati che fanno parte dell’UE, ma questi strumenti non sono più sufficienti a garantire la sicurezza esterna. Per troppo tempo gli europei hanno delegato la propria sicurezza agli Stati Uniti e, almeno negli ultimi 30 anni, dopo la caduta del muro di Berlino, hanno consentito un «disarmo silenzioso».

«Dobbiamo assumerci la nostra responsabilità strategica e diventare capaci di difendere l’Europa da soli, costruendo un forte pilastro europeo all’interno della NATO. E dobbiamo fare questo salto in avanti in un periodo di tempo molto breve. Non perché intendiamo andare in guerra. On al contrario: vogliamo prevenirlo avendo i mezzi per scoraggiare in modo credibile qualsiasi aggressore», ha sottolineato l’Alto Rappresentante dell’UE.

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