Israele non ha l’atomica, ma forse sì. E comunque, se serve, vorranno farci credere che la userà per la pace
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Israele non ha l’atomica, ma forse sì. E comunque, se serve, vorranno farci credere che la userà per la pace

Abbiamo l’atomica. Ah, no, non ce l’abbiamo. Non abbiamo mai detto di averla. O meglio, non ufficialmente. Però, attenzione

Israele non ha l’atomica, ma forse sì. E comunque, se serve, vorranno farci credere che la userà per la pace
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Seba Pezzani Modifica articolo

19 Giugno 2025 - 20.39


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Abbiamo l’atomica. Ah, no, non ce l’abbiamo. Non abbiamo mai detto di averla. O meglio, non ufficialmente. Però, attenzione, se ci fate incazzare e minacciate di averne una anche voi, potrebbe anche essere che quell’atomica che non abbiamo mai ammesso di avere l’abbiamo pure noi, stavolta per davvero. Perché, Cristo santo – ah, dimenticavo, non posso dirlo, o meglio, se lo dico, suono ridicolo, dato che il Messia ha ancora da venire – abbiamo il sacrosanto diritto di difenderci.

E, siccome non c’è miglior difesa dell’attacco, vi aggrediamo. È un nostro diritto ed è, per giunta, un dono che, nella nostra somma generosità e in un afflato universale di equità tra le nazioni, abbiamo disinteressatamente scelto di fare all’umanità. Esportare la democrazia non è la cosa più bella del mondo? Alzare finalmente il sipario brutalizzante sul palcoscenico della storia di una terra che, da impero capace di meraviglie, si è trasformata nel peggior teatrino di oscurantismo internazionale?

Come, come? Di tentativi di portare la democrazia ne sono già stati fatti in precedenza, con pessimi risultati? Ma non con noi protagonisti. Stavolta, la faccenda è diversa. Stavolta, è il popolo di Dio stesso che prende in mano questa patata bollente e la trasforma in un docile impasto. Noi non facciamo guerra, noi vogliamo la pace. Nei bar sulle nostre spiagge e nelle nostre città, la gente canta “Give peace a chance” di John Lennon come se non ci fosse un domani. E un domani non ci sarebbe davvero, se solo dipendesse da quei poveri popoli senza Dio che ci circondano. È nostra missione svegliarli dal torpore, aprirgli gli occhi carichi del sonno dell’oblio. Meno male che, dall’altra parte dell’oceano, abbiamo amici retti – guidati da un condottiero elegante, credibile, imparziale – e improntati a un senso universale della giustizia che, non fosse che sono nostalgicamente legati all’illusione di aver conosciuto il figlio di Dio fattosi uomo, considereremmo nostri fratelli. Quasi. Hanno anche loro la Terra Promessa.

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Anche loro hanno gusti sorpassati in materia di abbigliamento che fanno storcere il naso a parecchi. Anche loro prediligono il buon Vecchio Testamento, quello in cui si menano le mani a più non posso, sempre per una buona ragione, sia chiaro. Va detto che, ultimamente, persino il Vecchio Continente pare essere sceso a più miti consigli, una sorta di Paolo di Tarso ritardatario, rimasto folgorato sulla via di Damasco. Pardon, di Teheran. Faremo qualche regalino pure ai suoi rappresentanti. Meglio tenerseli buoni. Non ci vuole tanto. Un tailleur color pesca o giallo canarino per la presidentessa: Target o Sears va benissimo. Una scatola di soldatini per l’alto rappresentante per gli affari esteri. Basta promettere un po’ di soldini e favori e giochini. E, comunque, noi l’atomica non l’abbiamo. Non lo abbiamo mai ammesso. Loro invece, nel deserto di quel grande impero caduto miseramente, l’atomica ce l’hanno.

L’hanno pure detto. No? Ah, già, hanno solo detto che avevano il diritto di averla. Be’, praticamente è la stessa cosa, giusto? Come? L’agenzia internazionale per l’energia atomica dice che non ce l’hanno? Che, sì, hanno arricchito l’uranio, ma che ancora sono lontani da poterlo sfruttare a scopi bellici? Noi abbiamo altre informazioni. Come? Ah, già, contano solo quelle in mano a un’organizzazione terza come la IAEA? Ma non aveva detto che la bomba era vicina per quei beduini? L’aveva detto, ma, forse si sbagliava? Oppure, semplicemente, siamo stati noi a diffondere notizie che avrebbero falsamente avvicinato lo stadio finale della produzione della bomba? Ma noi abbiamo il diritto di difenderci. Come? Un attacco preventivo è comunque un attacco e non è accettabile secondo i principi che governano le relazioni tra le nazioni? Ma quella gente avrebbe sganciato quella bomba su di noi per obliterarci del tutto. Che dite? Quale bomba avrebbero sganciato se non ne avevano ancora nemmeno una? Bazzecole. Le fonti ineccepibili a nostra disposizione dicono che ci avrebbero cancellato dalla faccia della terra.

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Vi piacerebbe, eh? E invece no. Grazie alla nostra intelligence, ora quel vecchio impero non potrà più nuocere a nessuno. Non potrà fare come quell’altro criminale che ha invaso un paese confinante e che…? Come? Anche noi stiamo invadendo un paese? Che menzogna. Che faccia tosta! La solita campagna di odio antisemita. Come facciamo a difenderci se qualcuno minaccia di gettare una bomba atomica sulle nostre città? Be’, potremmo a nostra volta gettare una bomba più potente.

Cosa? L’ho detto? Be’, accidenti, sì. D’altra parte, a mali estremi, estremi rimedi, giusto? Se qualcuno ha la faccia tosta e la disumanità da far cadere un missile sopra un nostro ospedale, ogni misura di ritorsione è accettabile. No, noi non facciamo quelle cose. Noi siamo una democrazia avanzatissima: non ce la prendiamo con i civili e con le infrastruttura sanitarie e scolastiche. Farlo è indegno di un popolo serio. Cosa? Abbiamo bombardato decine di cliniche e scuole? Ma erano obiettivi militari legittimi, ricettacoli di terroristi assetati del nostro sangue innocente. Io non l’ho detto. Be’, l’ha detto un ministro del nostro governo? E cos’è che avrebbe detto? Che ogni esponente di quel popolo di buzzurri senza storia è un bersaglio legittimo, a partire dai bambini che domani si trasformeranno certamente in terroristi sanguinari? Quindi, meglio eliminarli finché sono piccoli e non ci danno particolari grattacapi? No, non l’ho detto, ma, se l’ha detto il ministro, non ha nemmeno tutti i torti. Perché noi rispettiamo leggi, trattati e convenzioni internazionali e non utilizziamo strumenti inumani come autobombe, kamikaze e dirottamenti. Cosa? Non ne abbiamo bisogno? Come fate a dirlo? Ci vogliono annientare. Ci volete annientare. Già, anche voi, con la vostra bieca propaganda. Perché noi l’atomica non ce l’abbiamo. O no?

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