Ucraina, Zuppi ammette: "La missione di pace voluta da Franceso è oggettivamente difficile"
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Ucraina, Zuppi ammette: "La missione di pace voluta da Franceso è oggettivamente difficile"

A dirlo è il cardinale Matteo Zuppi, presidente Cei e arcivescovo di Bologna, questa mattina alla Tre giorni del clero della Diocesi bolognese in seminario

Ucraina, Zuppi ammette: "La missione di pace voluta da Franceso è oggettivamente difficile"
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20 Settembre 2023 - 11.17


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La pace è lontana e chissà cosa dovrà accadere.

 La missione per la pace in Ucraina voluta da Papa Francesco è «oggettivamente difficile». E «attenzione a non fare come col Covid, a dire che andrà tutto bene, perché bisogna misurarsi coi problemi». Ma il dialogo, anche se ci sono solo «piccoli spazi di incontro», rimane «l’unica strada» da percorrere di fronte a una «escalation militare che non può non preoccupare».

A dirlo è il cardinale Matteo Zuppi, presidente Cei e arcivescovo di Bologna, questa mattina alla Tre giorni del clero della Diocesi bolognese in seminario, dopo essere stato in Cina nelle settimane scorse per portare avanti il tentativo del Vaticano di risoluzione pacifica del conflitto in corso.

Parlando ai sacerdoti bolognesi, Zuppi ammette che la missione di pace voluta dal Pontefice si inserisce in una «situazione oggettivamente difficile. Il Papa anche di recente ha usato di nuovo parole di angoscia e grande preoccupazione», sottolinea il cardinale. Che avverte: «Attenzione a non fare come col Covid, a dire che andrà tutto bene, perché dobbiamo misurarci coi problemi».

Per Zuppi, «ascoltare l’angoscia degli ucraini non può non preoccuparci», così come spaventa «questa escalation militare. Che è logica- segnala il presidente Cei- se non c’è altro, oltre la vittoria militare, è nelle cose». E questa escalation «può portare anche a qualche scintilla nucleare- afferma Zuppi- questo dovrebbe farci inorridire, perché non si scherza col fuoco». Quindi, insiste il cardinale, «se si vede qualche piccolo spazio di incontro, quella è l’unica strada se si vuole cercare una soluzione che non sia solo avere vincitori e sconfitti».

Zuppi ci tiene poi a ringraziare per la «tanta comunione che abbiamo sentito per questa missione di pace. Abbiamo ricevuto tanti messaggi, preghiere e vicinanza. È una missione che ci unisce, è nostra e non di una sola persona. Quello che possiamo fare ha valore solo se fatto in comunione», afferma l’arcivescovo di Bologna.

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