Il gruppo militante palestinese Hamas ha detto di non avere 40 prigionieri ancora in vita che soddisfino i criteri “umanitari” per un proposto accordo di cessate il fuoco con Israele per il rilascio di ostaggi in cambio di prigionieri.
Un alto funzionario israeliano ha confermato le affermazioni fatte nel fine settimana da Hamas durante i colloqui al Cairo secondo cui non ci sono 40 ostaggi a Gaza che soddisfino i criteri di scambio.
I colloqui per il cessate il fuoco si sono concentrati su una proposta, sostenuta dagli Stati Uniti, di uno scambio graduale di ostaggi e prigionieri. In primo luogo, donne, bambini, anziani o malati – tra cui cinque soldatesse israeliane – verrebbero scambiati con circa 900 prigionieri palestinesi detenuti da Israele, insieme a un cessate il fuoco di sei settimane a Gaza.
Hamas fa fatica a raggiungere i numeri per uno scambio con ostaggi maschi sopravvissuti. È difficile reperire informazioni affidabili su quanti ostaggi sono rimasti vivi, chi li tiene e dove.
Il direttore della CIA, William Burns, ha presentato una nuova proposta per cercare di colmare il divario tra le due parti.
Gli Stati Uniti stanno facendo pressioni su Israele affinché accetti di rilasciare 900 prigionieri palestinesi nella prima fase di un accordo in tre fasi, oltre a consentire il ritorno dei palestinesi nel nord di Gaza.
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